La lunga assenza di Panasonic nel mercato degli smartphone non ha provocato un vero e proprio vuoto, soprattutto a causa della grande offerta, costantemente aggiornata e rinnovata, prestata dalle altre aziende concorrenti. Tuttavia il ritorno con un modello come il Panasonic Eluga testimonia l’intenzione dell’azienda nipponica di farsi largo con prepotenza nel mercato degli smartphone, come dimostrato dall’annuncio, a pochi mesi dall’inizio delle vendite del primo modello, della vendita già da Settembre dell’Eluga Power, a cui sempre dopo poco tempo seguirà l’Eluga Live.
Indubbiamente dalle anticipazioni si tratterà di modelli in grado di migliorare la prima versione di questa nuova linea, che a suo vantaggio ha presentato un design molto elegante, raffinato ed accattivante (che non fa assolutamente sentire la limitata scelta al solo colore nero lucido), dimensioni tra le più piccole (come spessore e peso) degli smartphone in generale, ed il minor peso in assoluto degli smartphone che sfruttano come sistema Android. La scelta del sistema operativo è ricaduta sulle ultime versioni del prodotto di casa Google, dando vita ad un sodalizio in grado di dare soddisfazioni, aggiustato il tiro e effettuate le modifiche necessarie, agli utenti che sceglieranno i nuovi terminali Panasonic. Il rapporto qualità prezzo (pari a 429 euro di listino, disponibile sia con brand che no brand) manca di poco la sufficienza, soprattutto a causa della poca attenzione che è stata posta nella parte della multimedialità, una svista difficile da giustificare da parte di un’azienda come la Panasonic, soprattutto se si considera che questi prodotti sono stati ideati direttamente per la fascia di mercato medio-alta.
In attesa di altre belle sorprese (almeno così si spera) così come lo è stato il Panasonic Eluga, non rimane che sperimentare ed apprezzare questo nuovo, ma non del tutto innovativo, modello disponibile sul mercato a partire da Giugno 2012, dopo molti mesi dall’annuncio della sua uscita. Di margini di miglioramento ne rimangono comunque molti, soprattutto sul prezzo, considerata la guerra scatenata dalle concorrenti, e sulla reattività che in alcuni casi risulta un po appannata. Ma tutto sommato la Panasonic non tradisce le aspettative, con la proposta di un prodotto tra l’altro resistente all’acqua (fino a 30 minuti di immersione) alla polvere.