E’ stata una delle maggiori novità per chi lavora nel mondo del posizionamento siti sui motori di ricerca, parliamo dell’arrivo, lo scorso aprile 2015, del Mobilegeddon, la dichiarazione secondo la quale Google ha esplicitamente detto che i siti web ottimizzati per i piccoli schermi degli smartphone si sarebbero posizionati meglio proprio sulle SERP mobili.
Poiché è stata direttamente dal più importante motore di ricerca al mondo, queste parole hanno suscitato molto scalpore, ai tempi, tra gli addetti ai lavori di tutto il mondo, tanto che se ne sono occupati in maniera approfondita anche siti web di riferimento per quanto riguarda la SEO, tra cui Search Engine Land.
Noi abbiamo chiesto al SEO Supervisor della Seo Agency Getseen (che ringraziamo molto), una delle principali agenzie italiane che si occupano di posizionamento sui motori di ricerca, che cosa ne pensa e se questo “Mobilegeddon” ha effettivamente influito sul posizionamento dei siti web mobili, se lo ha sconvolto, e in che maniera.
Ci è stato confermato che il “marasma” che si è verificato appena dopo la dichiarazione è stato notevole, con tantissimi webmaster che si sono fatti prendere dalla frenesia di ottimizzare il proprio sito per il mobile. In realtà, ad oggi, non sembra essere stata una cosa così sconvolgente come si era pensato.
Non si sono notati quei grandi miglioramenti nel posizionamento mobile dei siti ottimizzati rispetto a quelli non ottimizzati, che continuano ad essere visibili in SERP, nonostante il fatto che essi indubbiamente non offrano una buona esperienza utente e siano, per la maggior parte dei casi, prontamente abbandonati dagli utenti.
Questo va a riprova del fatto che ci sono tanti altri fattori di posizionamento, ben più influenti rispetto al design mobile del proprio sito.
Non bisogna tuttavia dimenticare che, oggi, è praticamente obbligatorio avere un sito mobile, dal design responsivo: sono sempre di più gli utenti che usano lo smartphone per andare su internet, per acquistare o semplicemente per cercare informazioni, e non essere pronti equivale a perdere utenti e clienti potenziali.
L’amore degli utenti per i propri smartphone è sempre più alto, quello di Google anche (in considerazione del fatto che le potenzialità dal punto di vista commerciale sono enormi) e di conseguenza anche i proprietari dei siti web devono farsi trovare pronti. Non c’è altra strada.