Tutto sul caso Telecom e l’acquisizione di Telefonica, cosa cambia per gli utenti

Chiariamo: Telecom è sempre Telecom. Quello che è mutato è l’assetto di Telco che di Telecom possiede 3 miliardi di azioni ordinarie, pari al 22,4% del totale e quindi socio di maggioranza, che è passato alla spagnola Telefonica. E ora, l’utente dovrà imparare lo spagnolo?
Effettivamente cosa cambia nella sostanza per il consumatore?

In buona sostanza, quasi nulla. Potremo sempre chiamare l’assistenza telefonica per qualsiasi problema e poco influirà il fatto se a risponderci non sarà un call center ubicato in Sardegna o in Calabria, bensì in Catalogna: sempre avremo un interlocutore nella nostra lingua in grado di capirci e risponderci senza sbagliarsi. Già oggi, sono presenti nella nostra quotidianità, call center dislocati in Albania oppure nella ex Jugoslavia e pare che tutto sia uguale a prima.

Che questa cosa importi relativamente a Tronchetti Provera, pare chiaro. Preso com’è dalle varie acrobazie di finanza internazionale che riempiono le agende delle varie società delle quali fa parte a pieno titolo. Come, al fruitore finale del servizio può importar poco, chi ci sia al comando della vecchia SIP e prima ancora TETI.
Il fatto è che l’Italia perde un asset di valore strategico quale quello delle telecomunicazioni che è passato di mano e che, alla lunga, qualche modifica la dovrà pur apportare.

Se l’utente è anche azionista magari perchè all’epoca investì in azioni Telecom anzichè in BOT o CCT, forse cambia qualcosa di più e tutto sarà determinato dalle mosse del prossimo consiglio di amministrazione in calendario per il 3 ottobre dove si deciderà se aumentare il capitale oppure dismettere qualche asset in America Latina che risulterebbe cosa molto gradita alla Telefonica che, governando la Telco, spingerà per questa soluzione.

Noi come utenti, restiamo sicuri del fatto che chiamando il call center della Telecom non ci sentiremo ancora rispondere con un esotico ”digame senor” , anche se non è ipotizzabile sapere per quanto tempo ancora.